Anche Frank Capra ha voluto dire addio alla "Valéry" per il suo contributo. L'ultima volta, si è presentato con "La grande sparata" (t.o. "The strong man"), film muto del 1926. Prendeva le misure, il regista emigrato e speranzoso, in mano metro e metronomo. Le interpretazioni travolgenti, slapstick, battevano il tempo.
In questa "First National Picture", l'uomo forzuto è Harry Laughton. Nella trincea dove la Grande Guerra infuria, proprio in Belgio, nello scontro incontro ravvicinato. Ma era meglio-quasi meglio là nelle Fiandre. "Stenlio" da battaglia, Laughton, coi suoi sberleffi ai militaristi. Armistizio, tregua, via a Ellis Island! Ma niente "Mary Brown". Cambiano gli scenari, secondo la legge del soldato, il resto è fermo.
Confidante nella verve del protagonista, costretto a qualche gag tirata, Capra si prodiga in un bizzarro "Once there was...". Favola acerba per un cineasta facente pratica con intrecci e ritmi (già ottimisti).
Rotolante nel suo circo, ricongiunto alla cieca, la riscossa di Paul Bergot passerà anche dall'"uomo cannone". Finalmente in "riot" da saloon (Boom! Boom! BOOM! BOOM!), sbirro e contento. Che triste vita, altro che meravigliosa...
(depa)
Nessun commento:
Posta un commento