Sentirsi morti

Mica si ferma. Speriamo, anzi, nel 2021 all'altezza del precedente (che non c'è). Si prosegue con Lina Wertmüller. Su "Cine34", alla regista romana classe 1928, sono state dedicate queste domeniche sera. Ieri c'era anche Elena, ché non vuol più perdersi l'esplosivo tandem guidato sempre con Giancarlo Giannini. Nel 1978, un'altra travolgente crisi donnauomo, immersa in quella ben più profonda, non di valori (sempre nuovi e imperanti), ma di libertà. "La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte Piena di Pioggia".
"Warner Bros". La californiana Candice Bergen (1946). Giuseppe Rotunno (1923) alla fotografia. Titoli rullanti su uomini donne nelle city bianconere. Attenzione alle musiche roboanti o di ghiaccio (Renato De Simone). Disegni d'arte, quindi la fuga. La m.d.p. pedina, sguarda, scruta. "Voi giovani, proprio perché avete ragione, siete i ricchi", le note pasoliniane. "Fallocrati, si amavano!", dice il coro politicamente corretto. Col burrascoso incipit, sino al monastero ­­abbandonato, la pellicola in moto proprio travolgente, rischiando di starsene, tra estetica e Giannini. La sensibile autrice terrà le briglie, gestendo tutto questo caos. Ahhh, ancora una volta, non si resiste al Giancarlo rustico e ruspante.
San Francisco brutta com'è (mai vista), per poi ri-chiudersi, nel claustrofobico disastro di coppia. Anche la pellicola è angustiata tra i dolorosi primissimi piani. Stalker finché ottiene, assillante assalitore da preda. Alla faccia del comunismo. Il doveroso accento delle femministe. La Bergen lo è a modo suo. Quando c'è da menare, si mette in guardia. W il basset-hound, "Stronzo, vieni qui!".
Alle solite, impotenti i guizzi di ieri, solo un souvenir musicale, d'un ballo ormai spento (buio). "Eh, certo, è inevitabile...E pensare che la gente prega per l'industria". Lina scheggia. Amore come prevaricazione e ripetitività: "se è amore, tu ci devi stare". Nel freddo verbo intimidatorio, molti dei problemi. Dopo dieci anni, l'incomunicabile noia. Piuttosto, vi ficchiamo dentro un grumo di gelosia. Tante chiacchiere, per giungere a "Lizzy è una puttana". "Sentirsi vivi". Come, in cotanta civiltà? Urla strepiti, diluvio. "Non ne parliamo più. Lo sai che devi dormire"...
(depa)

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