Ma grandi, titoli a caso, alèèè! "Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto", del 1974, è uno Spaghetti Western così stupido da non meritarsi nemmeno questa categoria. Eppure, il poster di Anthony Steffen e di Fernando Sancho non li tocchiamo. Perché Juan Bosch s'era limitato a chiamarlo "Dallas" e perché non ce ne frega niente. W Lumacone!
Produzione "PEA", coi titoli di testa a sola musica. E la dance che irrompe nei saloon, oramai discoteche. Riprese effettuate negli Studi Balcazar, "a dieci chilometri da Barcellona". Marcello Giombini alle musiche. Alabiso al montaggio. de Rozas alla fotografia.
Con quanto rispetto e fremito, ormai, mi accosto ai maghi del Western Latino. "Dallas! Dallas!...non ho fatto niente, ti giuro!" W il culo di Sancho! Forza Lumacone!
Non riesco a capire chi è più "da schiaffi". "Osservare..l'agilità, la guardia!" ahahahah.
Il nostrano Robert Hundar, qui grandissimo smaniatore. Non s'impara il poker in cinque giorni, da uno zio ubriaco. Una sceneggiatura appoggiata lì. Tutta la posta sulla coppia Steffen-Sancho. Serie infinita di scene non riuscite: ben scarsa personalità alla pellicola. La sequenza finale alla miniera è un lungo imbarazzo. Poveri tutti, vi voglio bene.
"I fantasmi non fumano". Qua la mano.
(depa)
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