Leggi Romeo Marchent è, oramai, ti soffermi. Poi scopri che è il fratello minore (1926-2020), del regista di Madrid di recente passato dal 'Rofum. "La preda e l'avvoltoio" (t.o. "Un dólar de recompensa"), del 1971, di Rafael Romeo Marchent, è un western iberico classico, nemesi da Far West, bella e micidiale.
"La Titanus presenta" un cavallo bianco, in eleganze varie, col sempre biondo tedesco, Peter Lee Lawrence, e la barese Orchidea De Santis, vallelata in terra arsa. Raf Baldassarre c'è. Soggetto suo, del regista-sceneggiatore-attore madrileno, in questa co-produzione italospagnola, girata negli "Elios" di Roma. "Salve, papà!".
Fumetto in movimento, con scenografia e fotografia così, l'avventura galoppa. Il racconto va ch'è un piacere. Uno sperone, un cappello, una fondina, un cinturone...dettagli...Vendetta!
Bel tipo, Danny (alla sua salute!), unico superstite in "un mondo sporco e corrotto". L'importante è mantenere la calma. La partita è in gioco. Misurate le mosse (e prendete la mira). Sinfonie ad incorniciare l'epopea vendicativa, armoniche l'amore salvifico, trombe il destino minaccioso. Tutti coinvolti e contro tutti. Nel "West", la fiducia si paga. Soggettive terrorifiche. Interpreti, sceneggiatura...vi piacerà.
E' fatta. Tutti sono rientrati, o morti.
(depa)
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