Amare a crepapelle

Esordio in sala Ninna del noto attore, regista e sceneggiatore napoletano Massimo Troisi. "Pensavo fosse amore... invece era un calesse" è l'ultima divertentissima commedia di questo artista della settima, uscita nelle sale nel 1991, solo tre anni prima della sua prematura scomparsa all'età di 41 anni. Una commedia romantica, leggera e spassosa.

La trama narra dell'amore tra Tommaso (Massimo Troisi), ristoratore sulla quarantina pacato e cordiale, e Cecilia (una splendida Francesca Neri), libraia di professione e donna iper-gelosa e nevrotica nella vita. Tommaso è continuamente vittima delle paranoie della sua futura sposa e spesso si ritrova a fare i conti anche col collega di lei, e amico di entrambi, Amedeo (un divertentissimo Angelo Orlando), uomo molto religioso e per questo ossessionato dalle presunte infedeltà di Tommaso quanto Cecilia.
Le reazioni "alla Troisi", come espressioni tipiche del suo personaggio, battute rassegnate e commenti assurdi appena sussurrati, alle continue accuse che gli vengono mosse dalla fidanzata e alle situazioni assurde nelle quali si ritrova a causa di lei, Amedeo e anche di Chiara, la sorellina di Amedeo, una ragazzina che lo perseguita per amore, sono dei capolavori di comicità dell'attore partenopeo, di quelli che spesso fanno ridere a crepapelle, mentre lo sfondo della pellicola rimane sempre comunque romantico, anche grazie alle musiche di Pino Daniele e ai meravigliosi paesaggi di Napoli e della costa amalfitana ottimamente ripresi dal regista.
Un film che l'attore partenopeo si è ritagliato, cucito e confezionato su misura e il risultato è una commedia molto divertente che ha ottenuto un discreto successo probabilmente (anche giustamente) messa in ombra dal suo film successivo, "Il postino", vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1994. Ne parleremo...
Questo infatti è solo il terzo film di Troisi recensito sul 'rofum e penso valga la pena di seguire il consiglio che diede Albert, a conclusione del suo commento su "Non ci resta che piangere", di guardarli tutti...
(Ste Bubu)

1 commento:

  1. Concordo, bella commedia. Nonostante, brutto a dirsi, perda verve in quasi tutte le sequenze con la Neri (bellissima sì, ma un pesce sull'Himalaya) ed emetta una nota stonata, con brusca sterzata, nel finale, questa commedia rimane su buoni ritmi cosparsi di comicità.
    "Ma sì, quella di Pescara!..."

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