FROID

A Parigi, al cinema "Champo" per commuoverci dinanzi a "Nuvole fluttuanti", del 1955, di Mikio Naruse (1905-1969). Scopriamo i cineclub della città che li ha inventati e un maestro del cinema nipponico. Dolore infinito, gelido, guerreggiato. W la "Settima'.[“Visto 1522”]. Strazianti omuncoli si affannano in immagine fissa, stupita e sgomenta. Gli sconvolgimenti delle metropoli, tutti e tutte uguali. Yukiko ha un dolore dentro reso dall'intensità della prova di Hideko Takamine (1924-2010). Lo sconsolato Tomioka, interpretato dal gigante Masayuki Mori (1911-1973), è “très sentimentale”, “travailleur e sérieux”. Ci si getta nei ricordi salvifici. Finché non fa male. “Mi fai pena”, per la donna e la sua esistenza ben misera. Bisogno di conforto, calore per resistere alla “misère”, quella che fa invidiare gli altri miseri. Bel natale! (di merda). “Rencontres sans but”, “complètement désespéré”. Tra questi “corps sans âme” alle prese col “coraggio di vivere”, fanno capolino doppi suicidi. Avorter non il peggio per chi, tra un abbandono e l’altro, “sembra una coppia solo quando si passeggia”. Attori strepitosi contribuiscono alla commozione dinanzi al senso di estraniamento e indeterminatezza delle “tête sinistre” protagoniste, da loro impresse per noi sul “grande” schermo, che più piccolo non si può, dello “Champo”!
Au revoir.
(depa)

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