Famiglia

Completate le proposte cinematografiche di mezza estate. Nelle sale la buona e oculata selezione del “CircuitoCinema”. Cominciamo dall’ultima: ieri sera, nella "FilmClub" da una quarantina, eravamo io e una coppia di signore per una produzione hispanicoitalica senza sapori nostrani: “Casa in fiamme”, diretto dal barcellonese Dani de la Orden, classe 1989, già specializzato in commedie familiari, è un massacro del focolare a lieto fine, dark commedy dallo humor dalle stesse doverese tinte, per mettere a fuoco, letteralmente, incoerenze e ipocrisie proprie delle relazioni più prossime.
Con strepitosa protagonista la catalana Emma Vilarasau (1959), nonna dal fascino ormai echeggiante, tutti a Cadaqués. Un luogo paradisiaco da preservare, dagli infernali strali familiari. Scoprire la madre dopo 3 settimane, ma…Ahah! “Dalle un bacio e andiamo”. Un cadavere che aleggerà su tutta la pellicola. Contraddizioni e incoerenze fanno una malissima educatiòn. Ottimi interpreti (con doppiaggio di una volta), dannata sciatica! (“Sto bene!”), ecce familia. Un aspirante quanto ingenuo cantante, “Non ho paura di essere ridicolo davanti a tutti”, si apre innocentemente. “Io sto sempre bene con te, davvero”…Ahia! Mai accettare un lancio paracadutistico dal nuovo mezzo boy friend (lo scaricamento pre-decollo è una chicca di scrittura: Eduard Sola). Film scoppiettante ma ben saldo sugli sguardi degli agguerriti e disperati protagonisti. Movimenti endogeni, soprattutto, come la vecchiaia (cenere, rinascita), in questo altro family disaster divertente e intelligente (fuck il donare).
(depa)

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