Troppo cinema tra cui scegliere, Elena corre in aiuto
pronunciando le parole Roman Polanski. Mi attivo e in rete recupero “Per favore,
non mordermi sul collo!” (t.o. “The Fearless Vampire Killers”), del 1966. Quarto lungometraggio
del promettente regista francese di origine polacche, sbarcato in California
con molta ironia, tanta voglia di far festa con costumi e scenografie tipici
della Transilvania di Siusi.
Già dai titoli di testa della “M.G.M.”, la parodia “Filmed in Panavision e
Metrocolor” è allestita. Un prof. svampito…con una missione…da urlo. Giochi
di parole e bizzarrie come poi farà M. Brooks. Di genere, anzi, più generi,
comico fantastico, con personaggi vivaci e non morti. Avventuroso, divertente,
pauroso. Con sua eccellenza von Krolock, il serafico conte Vlad rincorso dal protagonista
simpatico e arzillo scienziato, e dal regista in persona. C’è la locandiera corpulenta,
il servo gobbo, tutti i canoni vampireschi rispettati (aglio, crocifisso e
frassino), con l’aggiunta del canto di Sarah, la Sharon Tate gli occhi della
quale impaleranno lo stesso Polanski e che verrà di lì a poco ammazzata da reali
bestie dell’horror.
Ma a quel tempo c’era solo tanta voglia di scherzare (pagando? la domanda viene)…
(depa)
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