Ai muti

In alcuni pomeriggi, poi, la TV propone autori che devi guardare. Come Sidney Lumet, si pensava...Anche parlandone con l'estimatore Mino, l'alta-lenanza artistica del philadelphiese (!), che avrebbe compiuto 100 anni quest'anno, può sconcertare. "Prova a incastrarmi" (t.i. "Find me guilty"), penultimo suo lavoro, del 2006, lo si può salvare per alcuni sprazzi della sua eleganza e, perché no? (mannaggiammè!), per un Vin Diesel (buuuu!Ffiiiuù!)...che dire? Concentrato.
Il più lungo processo per mafia della storia USA, riscritto con T.J. Mancini e Robert J. McCrea. Il sindaco Giuliani racconta i risultati della guerra alla malavita...Beccato, 30 anni per spaccio. Nessuna tragedia per Jackie DiNorscio (Diesel), il taglio è commediante, "largo", con le scoregge al punto giusto (santi anni '80 coi loro cocktail di gamberi). I Lucchese del New Jersey. Roba tosta(ta). In mezzo alla caciara, la pulizia registica di Lumet (Ron Fortunato alla fotografia), sempre a suo agio nelle aule di tribunale. Gustoso Carlo Mascarpone. I giorni delle udienze si susseguono...126...570...Piccole vittorie, ridicoli fallimenti, inattese rivincite e sonore batoste. Crescita di un condannato. Quasi 2 anni di processo. "E' finita! Finalmente è finita!" esclamano alcuni giurati stremati. E io con loro. A Jackie, (2006), che non ha mai collaborato! Mediocre. Chi ne esce bene, a sorpresa, è Vin Diesel, che manco ho riconosciuto (non lo vedevo da "xXx"...). Regista e attore protagonista, ognuno con ciò che aveva, hanno dato spessore psicologico a questo schietto, sincero e leale, bulletto di quartiere.
(depa)

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