Giugno riprende da un'irruzione western, a mano armata e con violenza. Come quella cui sono avvezzi i criminali del regista e scrittore romano Giulio Petroni (1917-2010). Il quale, nel 1968, lasciò i toni della commedia per cimentarsi in quelli più decisi del genere allora più in voga. "Da uomo a uomo", fatti avanti!, fame di giustizia che valica stati e stagioni.
"M.G.M." e "United Artists" ripropongono Lee Van Cleef e John Phillip Law (1937-2008), vero hollywoodiano ("with Mario Brega" e tanti altri conterranei). "Carlo Carlini cameraman" (tra technicolor e cinemascope) con le musiche sostanziali di Ennio Morricone.
Bandidos, vendetta. Due conti "con le stesse persone" da regolare. Quattro assi da ricordare per Bill. Bill & Ryan, Ryan & Bill, a scambiarsi dispetti e salvataggi. "Bambino impulsivo", pieno d'odio, Bill. Dopo tanta gavetta solitaria, il "battesimo", stuzzicadenti tra le labbra, è il saloon. Ryan di mezzo, ma non c'entra.
Nuovi politici, "pistola nel cassetto e coltello nella schiena", a Lindon City come altrove. Stile epico, con la regia ad enfatizzare sguardi, rabbie, tensioni. Da buon "spaghetti western", quale è.
(depa)
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