Disonorevole

Alla vigilia della Festa della Liberazione mai conclusa, la televisione democratica si rifà il trucco con ciò che possiede, proiettando pellicole storiche, critiche, sul fascismo. Come quella in cui Carlo Lizzani consente, dice Purgatori, di "respirare il clima di quei giorni, tragici e finali". "Mussolini ultimo atto", del 1974, mostra al 'Rofum le ore fatali del Grande Attore e un regista ormai maturo.
Rod Steiger, Franco Nero ed Henry Fonda. Ennio Morricone alle musiche. Una sceneggiatura scritta col ferrarese Fabio Pitorru a sondare animo  e tensione del duce decaduto (lo scarso, non meno criminale, appeal per l'antisemitismo). Sino alla fine, al suo fianco una donna fedele, Claretta Petacci accecata dal comando. Lizzani e La7 fiduciosi nella prova del "Listening" popolare italiano. Dinanzi al suicidio di vanità, immunizzato dalle stragi di volontà di potenza. Pellicola asciutta, quindi drammatica, come il regista romano ci insegnò sin dagli inizi.
(depa)

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