Ci fiondiamo in-extremis, bramosi zombie di sangue di celluloide in salsa di sala. Ma niente, sugo maccaronico con cumino. Dall'amata Corea del Sud, una pellicola per nulla elegante, nonostante, o forse proprio come, le borse Luì Witton. "Nido di vipere" (t.o. "Beasts clawing at straws") annaspa negli escamotage consunti per uscire dall'apnea.
Ririto quanto detto, Marigrade, bloccami, e non entrerò.
(depa)