Fidarsi è peggio

Carne al fuoco nelle sale, tra cui l’ultimo piatto di Steven Soderbergh. Tra alti e bassi, il maturo regista di Atlanta passeggia disinvolto nello spy movie. “Black bag” ha il sapore del cinema antico, con l'aggiunta di innovazioni tecniche aggiornate.
Con Elena eccoci all’“America” per il cinema per antonomasia di quel continente. Un venerdì a Londra…la dice lunga, come un piano sequenza, sul ritmo (i bassi) della “caccia al topo” che già la domenica scatta. Psycho tensione alle stelle, come dinamo dialoghi nebulosi e serrati. Drogati di cattiveria quelli dei Servizi Segreti. PZM5? Severus…per una qualche reazione nucleare. Dopo un morto, è già lunedì. Ma il topo è individuato. E con lui c’è la gatta. Tutti contro tutti, tra soldati (SIGOPS). Martedì, giusto il tempo del cinema. Bugiardi professionisti per una casa e cibi raffinati. Uno sguardo sul lato oscuro, ma in chiaro, dei satelliti. Una coppia di intrappolati, con un matrimonio da proteggere, in uno spy carnage christiano. Alla lunga, ma non è bene tra spie, l’intreccio cala di ritmo e ci si dedica alle suggestive immagini. Grande fotografia (luci e prospettive, Peter Andrew). Bella coppia, George & Kathryn, Michael Fassbender & Cate Blanchett, ottimi interpreti a supporto del solido cinema statunitense.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento