Mela, peccato!

Il Cinerofum, attraverso una visione minore del 2013, ha già incontrato Barry Levinson. Nel 1996, il regista di Baltimora diresse un'opera drammatica e scabrosa. Carcere e Chiesa, però, se la sfangano sempre nella terra degli "Sleepers". Un effetto ricercato, spesso, non trova altro.
Intenso drammatico Hollywood, rallenti e primi piani. Racconti d'impatto d'una Manhattan (West Side) che mostra le ferite degli anni '960. Dissolvenze, dettagli, la gamma di Levinson prevede anche abbondante voce fuori campo. "La maggior parte di loro si meritava di stare là dentro". Mele buone tra quelle marce, come nel Missouri. Dopo quasi trent'anni, ne apprezzo maggiormente la fase processuale (che poi, alla fiera fine, risolve tutto un secondino dal rimorso incontenibile). La scenografica attesa del teste, sua benedetta Chiesa. Oltre il danno, Lebœuf: "Il dipartimento carceri minorili dichiara che la situazione la raffigurata nel film non è mai esistita". Vabbè (sì, vabbè), 165 milioni di dollari da 44, direi che il cast conturbante (Kevin Bacon, Brad Pitt, Vittorio Gassman, Dustin Hoffman, Robert De Niro) vinse la scommessa.
(depa)

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