Thor non è diverso

Nella sala Valéry regna il silenzio...ma dalla "Marine" giungono echi di schermo e fumi di pigiami. Mi trascino colla stanchezza dei "Sìcubas" addosso e, tra cuscini sdraiati, mi ritrovo negli anni '80, '87 per la precisione, quando i film per ragazzi erano avventure oltre il pomeriggio. Diretto da Chris Columbus, statunitense classe 1958, quello dei "Mamma" e dei "Potter", qui al suo esordio, "Tutto quella notte" (t.o. "Adventures in babysitting") mi sfuggì nell'età prescritta, ma è stato bello provare l'emozione di riprovarle, ancor di più se assieme a Charlie, Cry, Ele e Maurice.

Assodato che si debba essere moribondi per restare inermi davanti alla "diciassettenne" protagonista (in realtà la ventiquattrenne Elisabeth Shue), dalla bellezza disegnata per imberbi sognatori senza patente, questa pellicola ha tutte le carte in regola. Sceneggiatura sufficientemente bizzarra (anche se in linea coi "grandi", dove tutto in una notte è fuori orario, entrambi di due anni prima), coi suoi bravi e furenti personaggi e musiche che sollevino la fantasia. Sarò stato cotto, ma il film mostra anche un'insospettabile cura registica (si susseguono le inquadrature ricercate), elemento che lo mette al sicuro dai più prevedibili e sonniferi momenti. Proprio vero che non vi sono più i film per ragazzi di una volta. Anni d'oro, perché tutto ancora immaginabile.
Incredibile: Thor è Palla di Lardo.
(depa)

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