Torniamo ai gran film d'animazione passati sul minischermo del volo EY401 Bangkok-Abu Dhabi...Tutto sommato, "Hotel Transylvania", film d'animazione del 2012 (regia di Dženndi Tartakowskij, russo-statunitense classe '70), mi pare offrire un intrattenimento per piccini più sincero e meno artefatto, più classico e, forse per questo, a me più congeniale, rispetto all'altro campione d'incassi visto sul boeing. Grafica digitale semplice, mostri da tutte le parti e una morale linda e lustra.
Partendo da un'idea che garantisce un appeal quasi scontato (rimpatriata dei vari cattivi disseminati negli anni nella dimensione fantastica: romanzi, fiabe, leggende e pellicole del passato), col ribaltamento dello schema buoni cattivi, tanto in voga in questi anni animati, gli autori paiono preoccuparsi e ironizzare riguardo ai nuovi costumi dei più giovani. Di fronte allo slang di Johnny, Dracula, Frankenstein & Co. rimangono senza parole, goffamente legati ad un passato sia malinconicamente, sia fortunatamente superato. Perché con la caccia alle streghe c'è poco da scherzare. E che le balle dei "grandi" siano tali nonostante il muso duro e l'indice puntato che mettono in mostra, è bene che i più piccini lo capiscano il prima possibile. Altrimenti potrebbero perpetrare l'idea che gli zingari rapiscano i bambini o, che so, che i musulmani siano...ma lasciamo perdere. Poi c'è il male che può fare troppo amore. Poi c'è la voglia di fuga, d'avventura, di conoscenza, di un abbarccio.
Non è certo un capolavoro, ma nemmeno una mostruosità.
(depa)
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