Eccomi qui, in sala Uander, in un Primo Maggio che si sta rannuvolando. Allora scartabello tra gli "arretrati", tra quei film che non compaiono sul 'Rofum solo perché quella volta crollai esausto. Ma quasi mai è colpa del film, come in questo caso. A rivederlo oggi, sarà questo mese un po' così, "Peggy Sue si è sposata", diretto da Francis Ford Coppola nel 1986, mi chiedo come feci a non emozionarmi, dato che oggi...
Favola dolce amara, come il ricordo di ciascuno, che mi ha catapultato nel 1960 americano, ricostruito grandiosamente nella scenografia, rievocato sublimemente dalla fotografia. I riflessi sulle auto alla moda lucidate contribuiscono a dar forma al sogno. Coppola gira elegantemente, lasciando che sullo schermo accada il gioco della vita, esplorando in maniera acuta i meandri tra la giovinezza e la maturità. Kathleen Turner, poi, ha stampato sul proprio sorriso un po' forzato il sentimento per un tempo che passa, sui propri occhi accesi lo stupore per un'avventura straordinaria: è perfetta. Nicolas Cage più che attento ad ogni espressione. Gran coppia. Voltarsi indietro nel tempo può essere emozionante quanto doloroso. Tutto ciò vi capiterà, guardando questo film che gironzola attorno ai buoni sentimenti (e a “Ritorno al futuro”, dell’anno precedente), ma con cipiglio ora fermo, ora sinuoso. Insomma, io sfigato, ho ancora addosso qualche lacrima. Consigliato.
(depa)
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