Un Sydney Pollack ogni tanto. Così, per "Tootsie", del 1982, siamo giunti alla 7° volta
col regista dell’Indiana. Che s'intravede? L'abile director di commedie e drammi, su tinte più o meno progressiste, interpretati dalle Star del tempo.
Tootsie ricomincia “da pag. 23” per “essere qualcosa di diverso”. Non soltanto l’attore
lo può. “Come si fa a non essere depressi?”, per un aspirante cronico. Eppure Michael (non) ha un sacco di (nuovi) amici…ma gode della peggiore reputazione…Dialoghi
scoppiettanti, le musichette di Pollack (sei volte Dave Grusin), col supporto indispensabile di un travestimento “che un po’ mi
preoccupa”. Dustin Hoffman sugli scudi (“Hai capito”) di questa commedia
brillante.
Ma per quanto si può mentire? Per scoprire
che “è complicato essere donna negli anni ‘80”, un classico scambio di ruoli,
per ritrovarsi nei panni di, immedesimarsi. Buon esercizio. Si ride molto, “Ho
un vuoto di memoria”, e si riflette con sorpresa, “Non nascondersi, essere se
stessi”. Jessica Lange in fiore e Bill Murray nella stanza accanto per un'efficace pellicola femminista d’una volta.
(depa)
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