Nano climbing

Sempre dalla distributrice anonima di Santa Brigida, un DVD che ci permette di andare alla radice registica di Paul Schrader. Dopo quattro sceneggiature, nel 1978 lo statunitense si sedette dietro la m.d.p. in un film sociale, politico. "Tuta blu" (t.o. "Blue collar") mette in scena la lotta operaia che, con l'arbitrato vigile del sindacato, si fa guerra tra poveri.
Titoli rock su movimenti e corpi operai (Bobby Byrne [1932-2017] alla fotografia). No, dai, la lotta proletaria per distributore, o armadietti rotti ("nient'altro per il momento!"), no. Harvey Keitel fischia e ride, in mezzo ai dialoghi dei poveri ("3 anni fa abbiamo scioperato!"). Epoca di TV e divani incellofanati: quella di oggi. "Questo è il sindacato". La messa e la cocaina. Strafatti "senza soldi". Fabbrica: debiti gratis ("un mucchio di merda che non è neanche mia"). Dopo 16 volte, qualcuno ci scappa, macchiettisticamente...come un apparecchio dentale. Il giocoso fottersi con patacche. Rapina, giustizia, sbirri. Quindi un heist movie di sgangherati. Con Richard Pryor (1940-2005) mattatore, grande coi denti "travisati"! Sul set con quei tre (il terzo è Yaphet Kotto, 1939-2021) se ne videro delle cotte.  Solidarietà di chi non deve farsi vedere assieme. Ma senza una banda..."Un incazzato, un che di bastardo: è uno dei nostri". "Zeke" Pryor delegato, recuperato. 4 milioni di vetture, a che prezzo (ecologico, umano)? "La realtà" è che s'è venduto. Come "Detroit, in mano all'industria". Ford, Chrysler, focus on syndicate per l'esordio del regista, che rifluirà a sondare le devianze individuali. Non riuscitissimo, dall'andamento disarmonico (commedia, thriller? Si scherza o fa sul serio?) e il crescendo un po' forzato...o forse no?
Da notare come, oltre al festival di Pesaro, il film negli anni caldi italiani non venne distribuito sino 1986. Timorosi industriali nostrani, non videro il rassicurante fotofinish?
(depa)

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