Chiudiamo giugno col provocatorio eroico "Hardcore" di Paul Schrader, del 1979. Dopo aver sondato i sindacati, il regista delle alienanti perversioni (...) mise i panni di padre devotissimo con figlia a pecora. Il risultato è una robusta azione diretta, senza contare su altre "forze".
Mentirsi
La scorsa settimana, il giugno delle sale si è concluso con una firma agognata. Nuri Bilge Ceylan, regista di Istanbul che ha già lasciato il segno sul Cinerofum, col suo ultimo lavoro, "Racconto di due stagioni", del 2023, si allontana dal paesaggio per concentrarsi sulle minime bugie, i minuscoli tradimenti verso se stessi. Verso gli altri.
Amore terrorista
Famelici sulle orme di Leos Carax e, soprattutto, Denis Lavant. Quindi in sala "Negri" il pulviscolo luminoso colora il telo bianco di "Rosso sangue" (t.o. "Mauvais sang"). Interessante film di genere e di rottura, del 1986, noir sper e sent-imentale, rivisto con la lente post Nouvelle Vague del regista parigino.
Soffocati
Questo mese, col compare SimoMi, ci siamo attaccati alla giacca della nostra ultima fiamma registica, Michael Haneke. Nel 2001, nel romanzo della connazionale, classe 1946, Elfriede Jelinek, il regista austriaco trovò il terreno fertile, melmoso, in cui piantare l'appuntita m.d.p.. Proiettato in sala "Negri", "La pianista", Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2001, ribadisce un regista magistralmente terrificante.
Sviolinata di classe
Raminghi sopra via Acquarone abbiamo recuperato, assieme alla mitica Carlotta e al nostro guest Matte (grazie a entrambi!), una commedia che, nel 1999, fece furore: "Notting Hill". Regia di Roger Michell, britannico nato in Sudafrica nel 1056 e scomparso nel 2011, in una commedia romantica dal successo assicurato dal soggetto distensivo, dalle star Julia Roberts e Hugh Grant e dalla soundtrack "I love 90s". Botteghini frantumati dal pubblico in cerca di favolette svaganti. "Ricchi e poveri", da Fratelli d'Italia al gay pride: yes You can!
Il ballo in voga
Tutto ebbe inizio con un "C'è solo un sudamericano, un cileno credo, al massimo spagnolo...". Appuntamento, quindi, davanti all'"Ariston". Biglietto fatto, la durata su internet?...Regia di Enrico Maria Artale, ok, con Margarita Rosa de Francisco e Maria Del Rosario Barreto Escobar, ok, ed Edoardo Pesce...vabbè. Produzione...gelo sulla tempia: è un film italiano. Attimo di panico, vòlto in ottimismo: "non è detto, vediamo". Ripagato, ché "El paraíso" del regista romanissimo, classe 1984, qui al secondo lungometraggio, si inserisce nei rari film nostrani correttamente sporchi e attenti. L'alienazione figlia dipendenze farmacologiche.
Nano climbing
Sempre dalla distributrice anonima di Santa Brigida, un DVD che ci permette di andare alla radice registica di Paul Schrader. Dopo quattro sceneggiature, nel 1978 lo statunitense si sedette dietro la m.d.p. in un film sociale, politico. "Tuta blu" (t.o. "Blue collar") mette in scena la lotta operaia che, con l'arbitrato vigile del sindacato, si fa guerra tra poveri.
Agenzia Infamie Corruzioni
Giorni fa, proiettando in solitaria un DVD dell'"Anonima Santa Brigida" difficile da somministrare a Elena, ho rincontrato Sam Peckinpah. Non nel suo abito migliore, checché si provi a. Semmai, "Killer elite", del 1975, segna il precoce crepuscolo del crepuscolo, il buio dell'autore al maschile per andronomasia. In evidente difficoltà nel passaggio dagli speroni ai semafori.
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