Vi vorrei scrivere qualche riga a proposito di un film israeliano che ho potuto vedere ieri sera allo Spazio Oberdan di Porta Venezia. S'intitola "2 Night", è del 2011 ed è il film d'esordio di Roi Werner. Ve ne consiglio la visione perché è una pellicola piuttosto originale, abbastanza profonda, di certo divertente, con peperoncino sparso.
La trama sta tutta in poche, stringate, parole: un ragazzo e una ragazza cercano un posteggio sulla via del ritorno dal locale in cui si sono conosciuti.
Il regista non pare un novellino, nostante sia appena nato nel campo del lungometraggio; lo si nota non tanto dalle classiche riprese delle luci delle automobili schizzanti qua e là in una grande metropoli, ma dalle tonalità (complice la fotografia, ovviamente) che riesce a mantenere per l'intera durata del film (peraltro interamente girato in notturna, e narrante un lasso di tempo di poche ore). Alcune inquadrature suggeriscono un lavoro sotterraneo che non può essere ignorato (ancora nel locale, i due protagonisti si alzano, dietro di loro, un bacio appassionato è censurato da una ringhiera metallica). Ma il film punta tutto, per sua stessa impostazione, sull'atmosfera ricreata dai dialoghi dei due protagonisti, belli e bravi (Yaron Brovinski, anche coautore, e Keren Berger, miglior attrice a Odessa 2011) a muoversi con estrema naturalezza tra i continui primi piani, obbligati dall'angusto abitacolo dell'auto che li ospita.
Il rischio che questa incontro romantico e fortuito collassi in melassa deve aver fatto passare brutte notti al regista e a tutti i suoi collaboratori ma, è questo il vero goal di "2 Night", viene evitato senza troppi affanni. A parte qualche frase, non banale perché, quando in quei momenti batte forte il cuore, tale termine sarebbe avvilente, ma prevedibile sì (d'altronde al cinema, a volte, prevedibile fa rima con palusibile), i dialoghi sono ben scritti, intrattengono con brio, ricreando sinceramente una spensierata avventura amorosa che, sedimentatasi, i due protagonisti non dimenticheranno facilmente.
Parole sfrontate, disinibite e pronte. Un cinema israeliano che conosce bene la vita notturna della capitale, di quella che vuole e può sognare senza ZSL.
(depa)
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