Il film di cui voglio scrivere appartiene al genere storico e fu ideato per essere trasmesso in televisione; ho avuto la fortuna di vederlo ieri pomeriggio all'"Oberdan" e, benché io non adori le pellicole in costume, l'ora e mezza è passata piacevolmente, arricchendomi con dettagli storici inerenti l'ascesa al potere del Re Sole e con la conoscenza di ciò che intendeva Roberto Rossellini con "TV come mezzo didattico". Tra i primi e più riusciti passi del suo progetto didattico v'è "La presa del potere di Luigi XIV", del 1966, prodotto da un canale TV francese.
Davvero affascinante ritrovarsi catapultati nella Francia del XVII° secolo tra corso Buenos Aires e Viale Vittorio Veneto...
Rossellini ci racconta con dovizia di particolari (alcuni dei quali si rilveleranno avere un ruolo importante nel regno del Re Sole...) i giorni successivi alla morte del cardinale Mazarino (che succedette al più conosciuto Richelieu), periodo nel quale il re di Francia, Luigi XIV, decise di prendere le redini del potere, finora delegate ai vari sovrintendenti. Le figure che spiccano sono quelle del torbido e astuto Nicolas Fouquet, dell'onesto e fidato Jean-Baptiste Colbert e del leggendario D'Artagnan. Ma l'interesse del pubblico è incanalato sull'affresco che il regista fa delle abitudini e dei costumi della vita di corte dell'epoca e, soprattutto, sulla chiave di lettura data alle mosse di Sua Maestà, a tutti i suoi provvedimenti che, superficialmente classificabili come d'apparenza, di forma, pare nascondessero un'acuta conoscenza delle dinamiche politico-sociali in atto all'epoca (tra famiglia reale, nobiltà, borghesia e popolo); verrà esposto ciò che stette dietro alle strambe mode d'abbigliamento del Re, ciò che lo mosse a portare "baracca e burattini" nella più scomoda reggia di Versailles (dal centralissimo Louvre).
Oltre ciò, il prezioso patrimonio che Rossellini ci ha lasciato con quest'opera è rappresentato dalle scene di vita quotidiana reale (in tutti i sensi!): i medici che consultano sé stessi e "i superflui pesi dal ventre", toccano petto e braccia per annusarne il sudore, praticano il salasso; l'allestimento di un sontuoso pranzo regale; la partecipazione ad una rilassante e salutare battuta di caccia; etc, etc...
Il titolo è giustamente specifico, viene messa a fuoco solo una piccola parte (sebbene consistente in una grande svolta) della vita del Re Sole; per questo motivo il film, dopo l'arresto di Fouquet, non rallenta, ma "fa il giro largo"; il ritmo non diminuisce ma indulge su aspetti che, solo a prima vista, paiono non strettamente politici (pranzi, supervisione lavori d'espansione di Versailles, disegno nuovi vestiti), ma la storia dirà il contrario.
Se vi piaciono in film storici, farete indigestione.
(depa)
Oltre ciò, il prezioso patrimonio che Rossellini ci ha lasciato con quest'opera è rappresentato dalle scene di vita quotidiana reale (in tutti i sensi!): i medici che consultano sé stessi e "i superflui pesi dal ventre", toccano petto e braccia per annusarne il sudore, praticano il salasso; l'allestimento di un sontuoso pranzo regale; la partecipazione ad una rilassante e salutare battuta di caccia; etc, etc...
Il titolo è giustamente specifico, viene messa a fuoco solo una piccola parte (sebbene consistente in una grande svolta) della vita del Re Sole; per questo motivo il film, dopo l'arresto di Fouquet, non rallenta, ma "fa il giro largo"; il ritmo non diminuisce ma indulge su aspetti che, solo a prima vista, paiono non strettamente politici (pranzi, supervisione lavori d'espansione di Versailles, disegno nuovi vestiti), ma la storia dirà il contrario.
Se vi piaciono in film storici, farete indigestione.
(depa)
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