Lunedì scorso, io, Elena e Zippino abbiamo deciso di vedere un film, che novità eh?
La novità ve la do io: non guardatelo.
Ma nemmeno se fosse l'unico film che avete sulla chiavetta. Anzi, formattatela.
"La Zona", esordio cinematografico dell'uruguaiano Rodrigo Plà, classe 1968.
Non voglio essere cattivo, è il suo primo lavoro, ci sta che possa riuscire male. Inoltre, con una trama così inconsistente, la tecnica registica non l'ho nemmeno colta. Oddio, qualche goffo tentativo di far danzare la camera l'ho intravisto.La novità ve la do io: non guardatelo.
Ma nemmeno se fosse l'unico film che avete sulla chiavetta. Anzi, formattatela.
"La Zona", esordio cinematografico dell'uruguaiano Rodrigo Plà, classe 1968.
Dopo quaranta minuti passati a chiedersi "Ma ora succederà qualcosa?", si giunge alla fine del film stremati dalla noia e dall'appiccicosa atmosfera che si respira. Lo sapete, ormai credo, come la penso su certi temi, quindi mi va anche bene che il regista abbia voluto denunciare un qualcosa (l'ineguaglianza tra gli uomini disseminata generosamente in giro per il globo, la violenza di chi ha 1000 e vuole 100.000 togliendo a chi non ha 1...) di efferato, di profondamente ingiusto. Ma credo che se lo si vuole fare attraverso lo strumento cinema, bisogna anche seguirne le norme base. Trama che regga per far sì che, oltre al racconto a sé stante (che sorregga l'attenzione dello spettatore), passi un messaggio, più o meno, sotto la porta.
Qui, tra l'altro, le parole utilizzate nel discorso sono sbagliate.
Padre ricco che si comporta da violento verso il povero della favelas, poi piange la scena dopo nel vedere un video in cui la vittima ha gli occhioni da angelo (lì, sul momento, gli sembrava fosse Tyson???); ragazzo ricco che prima non nasconde il ragazzo poi sì, poi gli vuole bene, poi fa una cazzata e ne causa la morte...boh.
Che in Messico, come altrove (come ho potuto constatare, anche se nel centro di Città del Messico io di quel lager non ne ho nemmeno sentito parlare), ci siano situazioni inaccettabili è chiaro all'occhio di chi non vuole chiuderlo o coprirlo con un occhiale firmato; che la forbice stia battendo tutti i record di lunghezza ed ampiezza è palese. Che la polizia sia un catino di corruzione e prepotenza non lo dimentichiamo. Ma qui la mollezza delle immagini rischia di sbagliare bersaglio e, quindi, non raggiungere l'obiettivo.
Riprovaci Rodrigo. Che ne so, fatti aiutare, chiama qualcuno.
(depa)
chiedere ogni tanto...
RispondiEliminauno dei film più brutti che abbia visto!!! :-P
Provo almeno a salvarTi non vedere mai nemmeno per sogno Antichrist di Von Trier, maaai!!!
perchè ricorda... il CAOS REGNA (frase che nel film viene pronunciata da UNA LEPRE!!!!)
(Apix)