Cine-serata XXXII:
Buongiorno a tutti, ieri sera per il ciclo "Tempi Moderni" (tanto caro al Tigre), in sala Uander è stato proiettato "Sesso, bugie e videotape", di Steven Soderbergh, del 1989. Primo lungometraggio del regista cresciuto a Baton Rouge (Louisiana), ambientato proprio lì, che vinse la Palma d'oro di Cannes quando il regista aveva 26 anni.
In sala i soliti intimi: Io, Elena, Taigher, Albert I e, proprio al photo-finish, Albert II di Monzambano. Per dovere di cronaca, quest'ultimo si presenta in sala con una fantastica vascona gelato, con coni annessi; i gusti? Cioccolato extra-fondente, nocciola australiana e jogurt.
Buongiorno a tutti, ieri sera per il ciclo "Tempi Moderni" (tanto caro al Tigre), in sala Uander è stato proiettato "Sesso, bugie e videotape", di Steven Soderbergh, del 1989. Primo lungometraggio del regista cresciuto a Baton Rouge (Louisiana), ambientato proprio lì, che vinse la Palma d'oro di Cannes quando il regista aveva 26 anni.
In sala i soliti intimi: Io, Elena, Taigher, Albert I e, proprio al photo-finish, Albert II di Monzambano. Per dovere di cronaca, quest'ultimo si presenta in sala con una fantastica vascona gelato, con coni annessi; i gusti? Cioccolato extra-fondente, nocciola australiana e jogurt.
Un film sul dialogo, dialogo sul sesso, che convenzionalmente diviene "tabù". Piacevole pellicola ambientata in interni in cui poter sedersi comodamente ed affrontare il tema. Certo, non c'è una grande scavatura psicologica, non succede che lo spettatore percorra sentieri selvaggi ancora intonsi. Però si possono trascorrere i cento minuti del film a guardare, in relax, cosa risponderà Ann (Andie MacDowell), quanto arrossirà...bel volto da "capelli più lucidi e rinforzati", perché io valgo.
Il finale, lascia aperte più interpretazioni: quale cavolo è il problema segreto di Graham (James Spader, non una carriera folgorante, premio a Cannes per questo film)? Alla fine della fiera i due "casi umani" protagonisti se la risolvono mettendosi assieme?
Quando si accendono le luci in sala, qualcuno chiede "La morale?", altri "Non ci dev'essere per forza.". Già, forse avete ragione; eppure...che il regista (anche sceneggiatore) mi stia ricordando che le bugie hanno le gambe corte, mi sembra chiaro.
Boh, viene da pensare che sia la musica alla Moroder delle scene di videotape (due tizie che parlano e basta, le "toccatine" solo implicite) a tenere a galla la trama.
E' un titolo che "ronza" nelle orecchie (come disse Albert I, fu d'Aporty), quindi guardiamolo: per poi capire che, tutto sommato, è meglio correre a reperire "Sciopero!"...
(depa)
ps: di buono c'è che Hollywood è lontana!
Ragazzi. Ma che film vi faccio vedereeeeeeeeeee.
RispondiEliminaA me è piaciuto molto, ribadisco il concetto espresso ieri sera. Il regista non rileva esplicitamente allo spettatore una fondamentale informazione: i due casi umani si mettono assieme, benissimo, ma a livello di sesso come siamo messi? Lascia tutto all'immaginazione e quindi trattandosi di immaginazione non può esserci una certezza assoluta. Dico informazione fondamentale perché tutto il film è incentrato sul sesso sesso sesso sesso e nel finale la ciliegina sulla torta non ci viene concessa.
Per il discorso sulla morale, credo sia esatto affermare che questa non debba essere necessariamente presente in tutti i film, certo che se c’è, potrebbe regalare al film l’appellativo di capolavoro (che non è male). Dopo tutto, andando a guardare fino in fondo, nella maniera più concreta e cinica possibile (forse non tutti sarete d’accordo), un film è semplicemente una sequenza di immagini che ti raccontano qualcosa per cento minuti e se durante questi minuti lo spettatore è attratto da tale visione e riesce a seguirla sino alla fine senza mai annoiarsi, il film può considerasi ben fatto e degno di questo nome.
Sessuato Alèèèè.
Aaaah che bella la sala uander! Anche se non avrei apprezzato i gusti del gelato... che belle serate che vi sparavate quando il Cinerofum era ancora giovane!? Ora il Cine sembra un vecchietto che si trascina con l'unica gamba buona (ma veramente buona!) e una stampella che prova a dargli con passione, alle volte non centrando pienamente il punto, il giusto equilibrio per continuare a camminare.
RispondiEliminaDaccordo con Gianluca (Gianluca??), a me il film non ha mai annoiato anche grazie a riprese e musiche che lo rendono accattivante anche nei momenti in cui i dialoghi e la trama sono un po' banali. Finale un po' forzato, ma tutto sommato riuscito, direi soprattutto grazie al passaggio in cui lui dichiara la sua sorprendente colpa e la conclusione con un classico "che fine hanno fatto i personaggi" poco rischioso e dunque azzeccato.
PS: Sesso! sesso! sesso! sesso!