Il “Cinerofum”, si legge, insiste su tutte le filmografie, o
quasi, riguardanti autori comunque rilevanti. Quindi era difficile che
si lasciasse scappare l'ultima fatica di Clint Eastwood. "Giurato
N°2". Taglio classico per un legal movie teso nei movimenti e nelle riflessioni. Certo, senza andare oltre al "ragionevole dubbio".
“Warner Bros” e “Malpaso”, of course. Sorrisi e baci pre-natal. Presunto
omicidio. Il sistema giudiziario della Georgia (Chatham). "Procedura
imperfetta, ma la migliore possibile", il lei-motif della discesa di una
società. Il giurato N°2 sa qualcosa..."La giustizia come verità in
movimento", ahiahiai. Ed eccolo il sistema in grado di decidere in base a
episodi o abitudini. La buon costume ha condanne sempre pronte.
Vecchie guardie e nuove reclute attoriali, una certezza da quel lato, e una regia senza fronzoli rendono questa pellicola solida come le lettere che sovrastano Hollywood.
(depa)
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