Schizzi resistenti

No ma poi vi racconto. E' che siamo nel bel mezzo del "cinema neorealistico" e Carlo Lizzani, al suo secondo impegno, pareva ulteriormente determinato nel ridisegnare le giornate in celluloide. Il passo ai piccoli gesti e alle grandi passioni degli ultimi, con un taglio che, complice la penna, che era già una m.d.p., di Vasco Pratolini, si fa beffa dei classici, divenendolo a sua volta: "Cronache di poveri amanti", del 1954, è un affaccio sul popolo stretto.
"MINERVA". Ancora la genovese "Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici", di nuovo la fotografia di Gianni Venanzo. Firenze 1925, quartiere Santa Croce. Con tutti i suoi personaggi, i bambini, gli ammoniti e le donne dirette verso la notte. Schizzi sovrapposti di amorini popolari. Via del Corno! Dove, nei pressi della pizzicheria, si esibiscono streghe, dee, mostri e pagliacci. Parole semplici, discorsi impegnati, tra il buffo e il serio, come Mario. Di notte, proscenio naturale vivente, tra finestre sentinelle e parlanti.
"Ma ti inseguivano così?", chiede Elena tra stupore e incredulità. Sì.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento