Prima del consueto rush finale, due parole sul blockbuster con le sue star dal sex-appeal riconosciuto, dalla recitazione conturbante. Menhir scozzese e cometa gallese, al regista londinese Jon Amiel, classe 1948, non resta che alzare il retino e condurre i due svolazzanti nel cesto degli heist movie. "Entrapment", del 1999, è meno peggio di altri.
Sì quelle visioni da televisioni, con Elena che ci prova, io che cedo, confidante in Sean Connery, provocato da Catherine Zeta Jones. Edimburgo e Swansea nel derby della seduzione, giocato sino all'ultimo, a dispetto dei 40 anni di storia tra i due team. La storia è quel che è, una rapina, un colpo grosso, qui sfavillante delle Petronas Towers, di per sé un monumento all'inutile fantasia. Sviluppi pochi, curve molte, ma non troppe parole inutili. Quindi non finisce nella lista degli odiosi, così burbero e simpatico.
(depa)
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