Sogni di ragazza

Arrivano i malesi. Ecco come si potrebbe annunciare la doppia presenza alla rassegna di cinema asiatico, tenutasi all'"Altrove venerdì e sabato sera. Tutt'altra tradizione cinematografica, quella malese, rispetto all'altra intravista...Sin dalla prima immagine, "Love conquers all", film diretto nel 2006  da Tan Chui Mui (regista classe 1978), rapisce con le immagini e coi silenzi, conquista certamente me, coi suoi diluiti e cosparsi tempi malesi.

Una lunga inquadratura di due persone, una giovane ragazza ed un anziano signore, sedute sul pullman, due razze diverse, espressione del variegato etnico che copre quell'affascinante area, donando a luci e colori qualcosa di unico. Dopo 10 minuti (la sequenza delle banane), scommetto alto sulla qualità della pellicola. Altra scuola, come detto, altra attenzione: quella luce e quei colori, di cui sopra, devono saper essere catturati. Da qui, forse, la possibilità, divenuta meno rischiosa, di dedicarsi ai grandi silenzi e alle suggestive pause.
Un film orgoglioso e poetico, dove ricordi e "sogni di ragazza" si avviluppano come gli istanti di una vita. Dove l'amore conquista solo per denaro, ma dal quale è dolce farsi conquistare perché la preda  (in questo caso un viso magnetico di ragazza libera) non sa, e se ne frega, del prezzo da pagare.
Roba di un certo livello, quindi. Che poi possa capitare, nella minuscola sala dell'"Altrove", un venerdì sera, davanti ad un film malese, di trovarsi davanti due personaggi pescati direttamente dagli anni '70 (coppia terribile), determinati a parlottare, emettere versi e ironizzare sulla velocità del film, è cosa che aggiunge curiosità al fascino. Uno si aspetterebbe degli intellettuali di ultimo pelo, no, niente. E allora son felice, per il solito e semplice motivo che il mondo è davvero vario (ma non troppo). Gran bestia l'uomo, se non sa più cos'è la lentezza. Quattro peli in testa ed un naso improponibile non consigliano una visione più attenta alla ricerca di un valore che, in altre sale con altri film, non si ritroveranno mai.
Ringraziando il curatore, Fabrizio Gilardino, per l'ottima selezione presentata, ve ne consiglio caldamente la visione.
(depa)

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