Venerdì scorso, altro splendido Akira Kurosawa che consiglio senza esitazione. Nel 1958, il grande regista giapponese diresse "La fortezza nascosta", pellicola di grande intrattenimento, cadenzata da ritmo elevato e continui capovolgimenti. Personaggi ben caratterizzati ed una storia avventurosa, confezionati da una moderna direzione, sono il punto forte di quest'ottimo film.
Sin dai primissimi minuti l'atmosfera del film coinvolge, col sapiente mix di aura epica di un mondo carico di sorprese che non c'è più, con la comicità più terra terra, vicina alla gente comune, ai suoi drammi come alle sue debolezze. Osservare i due stravaganti straccioni, dediti sommamente allo spicciolo (sonante), caracollare di sventura in catastrofe, per poi ritrovarsi ancora vivi, ancora assieme, è uno spettacolo unico. La corsa all'oro additata con ironia dal regista, ma senza sconti. Oltre ai due rappresentanti del lato debole dell'uomo (capace comunque di barcamenarsi), ecco due bellezze eroiche: Marc'Antonio come pochi, Toshirô Mifune, incredibilmente attraente la cometa nera Misa Uehara. Una coppia perfetta, con personalità differenti (figlia dei fiori all'avanguardia la principessa, vecchio stampo il samurai), ma entrambi in grado di risollevare il conto finale per il genere umano. Altre grandi sequenze del regista, disinvolto anche quando insegna, immediato anche quando vola alto: piani sequenza vivaci, rincorse a cavallo dal montaggio sfrecciante, musiche ed effetti costruiti sulle immagini (duelli ancora più in là dei western), costumi oltre la cura. La fantasia corre rapida, fame chimica, finisce questo e ne voglio un altro.
(depa)
Ma che altro e altro! Ma, almeno lo sai che...?! Ma quale cinema, quale Kurosawa?! Bubu se n'è andato ouh!
RispondiElimina"L'uomo dai capelli lunghi
Girò le spalle a tutti quanti
Poi si voltò a guardare il sole
E cominciò a camminare
Dove va dove va
Passarono gli anni
E la gente era ancora lì
Come ferma nel tempo
Ad aspettarne il ritorno
Mai nessun altro lo vide più
Dice che è in America
E che non vuole tornare più"
Bubu dove sei?! "Ritorna, perché qui abbiam bisogno di teee!"
Ecco, ora puoi tornare al tuo Kuro-san.
One love, ovunque tu sia, bro'.