Capezzoli di serpente

Incursione del cinema "Romantico", tramite il canale "TV2000" che, per il ciclo "Autentiche per vocazione", propone una Audrey Hepburn, sorprendente come al solito, intensa e veritiera. La visione del matrimonio del "re del musical di Hollywood" Stanely Donen (1924-2019), spietatamente amara ma felicemente incosciente, si frammenta negli skatch agrodolci di "Due per la strada" (1967). Una volta sintonizzati, la skretchata di coppia trasporta.
Joanna e Mark, tra i ricordi dell'amore. L'incontro, la svolta (varicella galeotta), un sorriso che non lascia. Audrey solare da zoomarci su. Con tutte le avvisaglie percepibili, la gita giunge al termine. Il foulard rosso scolorito. Psicanalizzarsi, alcuni vi si affidano. Da ex-autostoppisti, non li si raccoglierà. Schizzi di flashback si susseguono tra amici acquisiti (esilaranti!) e silenzi imbarazzati, entrambi insopportabili. "Piacere che piace meno, quando autorizzato". "Ti amo" per nascondere giudizi affrettati ma emozionanti (stanchi? No). Il tempo feroce nello strappare membra già slegate. Macchiettistiche sono certe relazioni, il film rimane crudamente realistico: l'eterna ingenuità, fragile gioia, di lei, e l'irrisolvibilità del carattere, nevrotico e cinico, di lui. La pellicola matrimoniale non sarebbe la stessa senza Albert Finney (rimane un fumetto: se fosse stato "Mr. 26 gennaio"...).
Intrigante per spinta, Donel (Oscar e Leone alla carriera). Avanti.
(depa)

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