Improvvisa incursione dei west non così -ern. Celluloide europea in salsa piccante, da mettercene tanta, badando sì alle forme, meno alla sostanza. Cult di tutte le tribù degli Arrapao, "Le pistolere" (1971), del parigino Christian-Jaque (1904-1994) di carni al fuoco ne mette tante (mai troppe!), affumicandosi d'inebriante guasconeria. La rivoluzione sessuale non c'è mai stata.
Dalla "CastaldiFilms" pallidi e cagionevoli petrolieri, unti di brama, s'insinuano oltr'Ovest. Ma c'è una banda dello yo-yo nei paraggi, coscia lunga, pistola corta. E' guidata da Brigitte Bardot. Le ragazze sono spavalde e ben organizzate. Drimpettaia è Claudia Cardinale. Insomma, in quel triangolino di terra, il regno dei cieli mori e biondi. Daniel Boulanger ai dialoghi...da rivedere (cioè da rifare). Coi doppi sensi di bassa lega ("pisello!", un ranch da "possedere"...), battute non riuscite ("Ahh! Ci violentano!"). Degna produzione Roma-Parigi-Madrid, colla polvere battuta da Matteo, Luca...poi Luisa, Virginia e Pioggerella. La simpatia degli esuli corsi non solleva questa operazione commerciale, non riuscita. Bifolchi dal doppiaggio imbruttito e le bellezze starnazzanti, emisferi boreali in sublime vista, e ramazzanti è-più-forte-di-loro! (tristezza) Quasi ci s'affeziona allo sceriffo più stupidest della frontiera ("dov'è mio cavallo?"). Un "testa a testa", chiamiamolo così (Cardinale batte Bardot 4 a terza), che stupisce ancora...
(depa)
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