Dopo lo stop estivo, le pellicole dei ragazzi dell'"Altrove" sono ripartite copiose con la rassegna "a volonté - Gian Maria Volonté, l'attore", dedicata al mitico attore milanese. Perso il primo appuntamento, Elena ed io non ci siamo permessi di ripetere lo sgarro. "A ciascuno il suo" (1967), liberamente tratto da Sciascia, è un giallo rosanero (...) d'autore, Elio Petri, raffigurante il pasticcio tutto italiano di corruzione e omertà, con gli ingredienti che mischiano senza tracciabilità. Stato, chiesa e mafia non hanno sparso valori alti in giro per lo Stivale. Il risultato è questo intrico di interessi (privati, privatissimi sono!), dove la verità si perde. E muore.
Impossibile non citare l'attacco panoramico, con ripresa aerea (in elicottero) che permette di cogliere la spettacolare bellezza di Cefalù, protetta dalla sua rocca e sdraiata sul mare. La camera scavalla le vette e plana sulla graziosa cittadina, atterrando davanti al bar del paese. Già qui è percepibile il senso degli zoom del regista romano: nel brulicare impercettibile al primo sguardo, basta uno sforzo improvviso per saperla più lunga. Nella terra del "non detto" la comunicazione è malata ("Le bigotte la confessione, gli americani la psicanalisi, e noi [che abbiamo]?"), il linguaggio è un'altro.
Trascorsi giornalistici o no, Petri gira con naturalezza un film d'inchiesta fitto, dove le direttive d'indagine paiono smarrirsi, accelerando tramite vere e proprie spirali visive, rese claustrofobiche dal clima di omertà, complicità e minaccia che pervade il racconto e non solo. Il regista riesce proprio a restituire l'oppressione che soffoca quel territorio (muri, piazze, piantoni). Complice la forte e ottima caratterizzazione dei personaggi, tra cui Volonté ovviamente calza come un frack su misura, così come l'utilizzo smaliziato del sonoro (Bacalov) ad esasperare bellezze e controsensi, la nevrosi collettiva di una comunità allo sbando diventa la vera protagonista della pellicola. Tranquilli: dopo la solita terrificante esplosione, comunque lontana da sguardi indiscreti, il balletto può riprendere. Come se nulla fosse Stato.
(depa)
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