I passaggi da casa di Santa Brigida sono sempre fruttiferi. Talvolta i raccolti sono persino succulenti. Qualche giorno fa, un cofanetto è stato visto attraversare via Balbi in direzione sala Valéry...si tratta di una collezione DVD dello statunitense Jim Jarmusch, di cui "Permanent vacation", del 1980, rappresenta l'opera prima, già rivelatrice della stilistica del cineasta indipendente.
La "Cinesthesia Inc." presents Charlie Parker nel suo vagare inquieto. Ragazzo scalpitante, nella gabbia metropolitana. Un altro fuoco fatuo esistenziale, alcun luogo dove posarsi, non resta che scambiare qualche parola: -"A me sembra che non riesci mai a dormire", -"I sogni li faccio da sveglio". Irresistibile, "Qualcosa mi tormenta nella testa".
A tratti disturbante, non una passeggiata di piacere; le inquadrature storte quel tanto che basta per rendere il senso perenne d'inadeguatezza. I consueti piani sequenza urbani, on the street, che diverranno marchio di Jarmusch; quelle passeggiate un po' inesorabili un po' inutili, le stesse in ogni città degli "States", una uguale all'altra. Lo schermo trafitto in orizzontale, ma qualcosa pare penetrare dall'alto in basso, nella mente dei protagonisti, meglio che il primissimo piano più braccante.
Il problema si ha quando le campane sono reali. Frastornante solitudine, meglio scappare, dove godersi con calma il rimbombo. O il fruscio di un'altra lettera non letta.
Bye bye New York.
Bye bye New York.
(depa)
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