La sala Uander, in questo brutto ma fresco agosto, è in grado di regalare grandi emozioni. Facile, direte voi, se si invita sul fido divano un regista dalla stessa affidabilità. Stanley Kubrick fu un regista tutto da scoprire, anche quando parlò di un uomo mitico, giusto e libero, che lasciò ai posteri una delle lezioni fondamentali impartite all'umanità: "Spartacus", del 1960.
Le tre ore di pellicola, nella versione in DVD fornitami come consueto da Marigrade, cominciano con tre minuti d'overture che forniscono un solenne tributo allo storico personaggio presentato, eterna fonte d'ispirazione per gli uomini incapaci di flettersi: buio e musica battente, se ne vedranno delle belle. Poi la sfida al colossal hollywoodiano, cosparso di figure confezionate ad arte e mosse da fili ben visibili, è lanciata. Le panoramiche di Kubrick, già da sole, suggeriscono una qualità maggiore, sono quadretti emozionanti; ma anche tre "ti amo" possono assumere un'intensità particolare. Poi, signore e signori, ci pensa la legione di grandi attori a dar ulteriore spessore alla strepitosa scenografia allestita. Avete presente Kirk Douglas, giusto? Ecco, immaginatevelo nelle vesti di Spartaco...Che dite, l'avete visto proprio? Va bene, avete capito. Mastodontico. E' lui! Non mi sorprenderei di scoprire un'antica parentela tra il trace e il newyorkese (classe 1916...). Poi Laurence Olivier, malvagio d'onore dalla grinta indimenticabile; Charles Laughton disinvolto come fosse da sempre senatore. E tanti altri, tutti ben concentrati (pure la bellissima inglese Jean Simmons). Storico e moderno, classico e spregiudicato, regala momenti di grande suggestione (come quelli in cui avanza la falange di Crasso e Co...brrr, da farsela addosso). Il pathos marcato accompagna lungo tutte la durata (Kirk prevalente su Stanley, dicunt), ma libertà, giutizia, amore e morte, restano materiali solidi su cui non si sprofonda.
Spartaco era un grande, rivoluzionario ante-litteram (con gli elementi di cui disponeva), ed è splendido che abbia avuto il volto di Douglas. Quando le armate saranno tre, la strage sarà immane, il sangue un mare, ma sarebbero potute essere anche 1000 che, immancabilmente, quei compagni, ormai destati, sarebbero stati tutti, per sempre, Spartaco.
Obbligatorio; non abbiate paura della durata: passa che...non è un piacere, è una delizia.
(depa)
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