Questione di testa

La nuova sala Valéry cresce, attenta e vivace. Ieri sera, dopo una tavola imbandita coi prodotti di Vitale (pasqualina, ripieni, pasta alla norma, pane, formaggio e Menabrea), nemmeno un Baraka androidianamente impegnato in una battaglia per Arrakis è riuscito a tenere a bada il Cinerofum scalpitante. E sbarazzino: "Saxofone", diretto da Renato Pozzetto nel 1978. E surreale: pa-pa pà pa-pà!

Come dovreste sapere, lungo il sentiero del 'Rofum, ci si può imbattere in qualsiasi cosa. Questa buffa, fresca, ingenua embeh? e gioiosa pellicola, scritta dal comico di Laveno-Mombello assieme ai compari milanès de semper, Cochi Ponzoni ed Enzo Jannacci, è capitata sullo schermo retroilluminato della nostra sala grazie ad una chiavetta d'addio. Non ricordo le ragioni, ma è bello ritornare per un'ora e mezza tra Via Manzoni, Piazza San Fedele e Corso Vittorio Emanuele. Anche perché Pozzetto ce la mette tutta per distrarre le nostre menti dai grigi assalti quotidiani; "è una questione di testa!", chiarisce lui alla termine della proiezione, ponendo un'improvvisa didascalia ad una successione insoluta di episodi stralunati. Canzone alla leggerezza per non soccombere, da assaporare a pieno cuore e propagare senza spilorceria, altrimenti da 'sta metropoli non se ne esce...Con Boldi e Abatantuono, Milano è meno seria e silenziosa e la Melato, particolarmente desiderabile, riceverà una bella lezione sulle maschere e le attrazioni: quante carte sono cambiate con l'ultima rivelazione?
(depa)

1 commento:

  1. Eh gia... E' proprio una questione di testa... Ha un suo perche questa semplice e divertente pellicola, dettato da una morale banale, ma analizzata sul finale da una prospettiva originale. Quella "questione di testa" che fa la differenza nella vita, secondo Sax Pozzetto, e nella riuscita dunque della pellicola. Attori noti e arci noti, alcuni di primo piano, altri adatti piu a al cabaret, ma tutti fanno il loro dovere e alla fine i conti tornano. A tratti si sorride, non ci si annoia mai e la morale piace, come gia detto, anche per l'originalita del punto di vista.
    Ps: un sincero e onesto "vaffanculo" per l'invidia che ho provato leggendo il menu by Vitale... Mi miss him! :)

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