Altra nota dolente del Trieste FF di quest'anno, forse la più agghiacciante. E con questo edificante biglietto da visita, fa il suo primo passo nel Cinerofum il regista polacco Krzysztof Zanussi, osannato in sala Tripcovich ("siamo orgogliosi di...un applauso per il "maestro"...), maledetto da me in terza/quarta fila, sulla sinistra. "Corpo estraneo" è qualcosa di imbarazzante.
Innanzitutto, nel casting, primo errore: è impossibile innamorarsi di una ragazza così (Agata Buzek), figurarsi perdere la testa, o la fede. Ma, ci fosse anche la Crawford, poco cambierebbe. Senza scherzi, la pellicola è pervasa di immagini e momenti di scarsissima lega. Dopo quattro minuti di orologio mi chiedo: perché so già che una vaccata? Cerco di inibire il mio udito, per noi lasciarmi distrarre da dialoghi disarmanti, per banalità e inefficacia (il ternano Leonelli fa quasi tenerezza, lui salito agli onori per le indimenticabili interpretazioni nel magnifico "Mille gingilli", qui obbligato a prendersi sul serio). Se questo può essere considerato il film di un "maestro del cinema polacco", allora non capisco nulla, e tutti gli altri esponenti della scuola di Lodz possono pure andare a farsi fottere (ops, benedire). Cretini! Tutti intenti a porre domande con sguardi senza risposte, con frasi il cui abisso celato faceva venire le vertigini! Barbari! Non vedete che eleganza questo cinema scritto male e recitato peggio, con dialoghi che son XFactor, Eataly e sale rosa dell'Himalaya! Vai Zanussi! Grandissimo. Esco o non esco? Ma no dai, è pure comparso il delicatissimo personaggio di Adam (vai Adam!), così complesso, indice puntato contro questa società davvero molto cattiva. Davvero, se penso che Zanussi vada in giro a propinare a ferventi aspiranti registi la sua idea di cinema e del mondo...Perché non solo è un brutto film, ma il messaggio oscilla tra la peggiore morale e la confusione più ingenua. Tutti i temi esposti sono seri, nessuno è affrontato con metodo, attaccato dall'alto, bensì chiacchierato attraverso qualche immagine stereotipata sino a diventare pop music dei nostri pomeriggi (difatti due belle gnocche, Agnieszka Grochowska e Weronika Rosati, regaleranno le sole gioie). Gatto che morde a casaccio, senza nemmeno accorgersi del proprio cortocircuito cannibalesco.
Alla faccia dell'evento davvero speciale. Ah, intendevate tipo "prova di resistenza"? Ok, ci sto.
Film cattolico, e ho detto tutto. Con tutte le sue miopie.
Che c'entra il femminismo dal quale ci mette in guardia il regista? Solo una citrulla potrebbe tacciare di maschilismo questo film (non c'è alcun maschio); così come solo uno stupido, come me, resterebbe seduto dinanzi a tal pastrocchio cinematografico. Qualsiasi "ismo" sarebbe un attestato fuori luogo per questa pellicola, degna della serie TV più sterile. E' un crescendo di sofferenza: Gesù Cristo Superstar! E allora votiamo PD, che volete che vi scriva?
Quando vedo il "nostro caro Angelo" girare in tondo stretto tra mastini russi, capisco tutto e porgo le mie scuse: è uno spassosissimo film comico. Angelo! E fattela 'na sega!! Ahahaha! Se volete farvi grasse risate guardatelo, altrimenti dategli fuoco.
Fuori concorso, fuori di testa, fuori tutto.
Bella padella Zanussi, buono a sapersi.
(depa)
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