Appuntamento: XXXXIII
E alla fine ce l'abbiamo fatta: anche la nuovissima sala Tuba è stata inaugurata. Al 12 di via Briosi entra in scena uno dei grandi del cinema, Allan Stewart Königsberg: Woody Allen.
Ci entra non dalla porta principale, in pompa magna, ma vabbè, intanto ci siamo presentati. Bella questa sala! Mobili nuovi e moderni, birretta e patatine, e gelato rinfrescante; sullo sfondo tetti milanesi ad altezza sesto piano. Non male. A goderne: Albert Aporty e Michela, io, Elena e Tommy (senza Peco!?).
"Una commedia sexy in una notte di mezza estate", classe 1982.
Canovaccio semplicemente complesso...incrocio multiplo di tre coppie, evidentemente non così appagate della propria situazione sentimentale e/o sessuale, durante un week end in campagnia. Ma la trama non è la protagonista di questo genere "alleniano"...bensì la sagacia ed il cinismo, qui sotto le spoglie di Woody (e le sue soglie) e della sua spalla destra in questa occasione, José Ferrer, nelle vesti del vecchio professore Leopold. Tra tutti e due, lo spettatore fa fatica a capire chi la sa più lunga (e visto l'evolversi dei fatti...è sempre più difficile).
Questo film di Woody appartiene al periodo "Mia Farrow", per cui: dialoghi serrati, alcuni con un filo logico (per quanto sottile ed esilarante), altri che lasciano con lo sguardo inebetito; situazioni tirate avanti oltremodo che scardinano le tempistiche accademiche (come quei momenti in cui il protagonista, Andrew, interpretato dal regista stesso, assilla la fiamma giovanile, Ariel, per convincerla a riprovarci...).
Però, anche sul piccolissimo schermo di sala Tuba (siamo sui 13 pollici...), siamo stati in grado di apprezzare gli stupendi affreschi messi in scena dal regista newyorkese. Non credevo che Woody avesse impegnato qualche sua pellicola in questa maniera. Piacevole scoperta.
Per il resto, probabilmente, non la sua realizzazione migliore. Ma per conoscere un uomo, bisogna sapere anche i suoi diciassette anni e mezzo.
A parer mio, da guardare solo DOPO altri suoi.
Ciao
(depa)
Finalmente anche sala Tuba è entrata nell'annale del cinerofum, anche se la tecnologia per la visione sarebbe da migliorare.
RispondiEliminaIl film è denso dell'ironia di cui Allen è così maestro: paradossi, ambiguità, cinismo e anche leggerezza arrivano grazie ai diversi personaggi che prendono parte a questa commedia. La trama non è un capolavoro, ma spesso nei suoi film quello che prevale non la storia racocntata ma le espressioni e il manifestarsi di personalità diversi.
Arrivederci Cinerofum, me ne vado in vacanza per 4 martedì di fila!
ciao
Albert Aporty
Sala Uander ripopolata dopo lo stacco estivo. Ci vuole roba fresca, scoppiettante, fatta apposta per agevolare il rientro: dopo tre anni, "Una commedia sexy..." risulta ancora più divertente, pervasa dalla solita ironia dell'autore newyorkese: istinti repressi e passioni senza briglie, eccolo qui il buffo gioco d'amore messo in campo dagli esemplari della specie umana. Altro che massimi sistemi, quando solo all'esperienza si deve dar credito, figuratevi un po'...a quella lì!
RispondiEliminaQuesta commedia classica, al sapor di Shakespeare (quindi, giù giù e poi su su sino a...), intrattiene con leggerezza e con ambientazione in costume che avvolge.
Dopo i molti "Woody" visti nel frattempo, credo ancora che non sia il migliore. Probabilmente fu un tassello di cui Allen ebbe bisogno.
Tutti al ruscello! A mezzanotte!