Corpodesiderio

Caldo micidiale, i lunedì-venerdì in ufficio, vien quasi voglia di una remota isola deserta, possibilmente circondata da spiagge caraibiche, tra palme e pesci padroni. Quindi l'offerta del canale 8 è stata colta al volo, da Elena e me. La sala Valéry, ieri sera, s'è trasferita nella "Laguna blu" dove il desiderio si può vedere e toccare. Diretto dallo statunitense Randal Kleiser, appena fresco del musical più celebre e travolgente, questa terza trasposizione degli incontaminati lidi della passione raccontati dall'irlandese Henry De Vere Stacpoole nell'omonimo romanzo del 1908. Inizia come film per ragazzi, tra le prime giocose avventure nella natura, per poi condurre gli stessi, idealmente, tra le acque del loro intimo piacere. Asso piglia tutto, la bellezza perfetta e pura della protagonista, la newyorkese Brooke Shields, allora quindicenne mozzafiato.

Come detto, si parte col tono scherzoso e un po' sbrigativo del film pomeridiano per infanti ("Evviva! Yuppie!"), per poi virare sul terreno ben più adolescenziale, con la presa di coscienza della sessualità dell'Afrodite e dell'Adone protagonisti (il bagnino statunitense Christopher Atkins). La rete televisiva ha precisato più volte "non adatto ad un pubblico non adulto". Ed è certo in questa seconda fase che il film riesce meglio, concentrato nella creazione di un'atmosfera sospesa e languida, la sola adatta ad immergere il pubblico nelle goderecce emozioni esplose su quell'isola dell'Innocente Peccato. Merito anche dell'incursione della suddetta, autentica sirena dalle linee stordenti. A proposito, pure le ricorrenti inserzioni di Randal contribuiscono a naturalizzare l'aspetto fisiologico degli stimoli primari: le foto d'epoca a suggerire gli eterni corsi e ricorsi degli istinti sessuali (di coppia), quelle naturalistiche (marine) in senso ancora più stretto. Per non parlare della sequenza plancto-erotica, vero e proprio vezzo pre-amniotico del regista, con quel blu che dà il titolo a questa apnea di natural orgasmo.
Film leggero, scorrevole, con spunti che, dato lo scenario, possono essere stimolanti (come il furto del tempo in giocattolo rotto). Ha una sua nota ben precisa, corpodesiderio.
(depa)

1 commento:

  1. Ho visto il film con Stephanie e dunque in lingua originale, il che mi ha fatto perdere qualche battuta, ma non l'essenza del film che e' tutta chiaramente negli sguardi e nelle azioni di questi due ingenui amanti, e soprattutto nelle meravigliose immagini di quei posti meravigliosi dove essi si sono perduti (posti che si trovano a pochi minuti da casa mia...). Piacevole.

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