Terza e ultima puntata del
Cinerofum volante. L’aereo è sempre il Miami- Londra. Dopo aver visto “Match
Point”, il viaggio era ancora lungo, così mi sono buttato su un secondo film,
seppur non mi ispirasse più di tanto, ma, come scritto nella recensione
precedente, la scelta era limitata per la mancanza dei sub in italiano di molte pellicole che l’American Airlines proponeva.
“Come ti spaccio la famiglia” (Rawson Marshall Thurber – 2013) è
risultata, come previsto, una classica commedia americana contemporanea con
qualche pregio, ma un grosso limite…
L’idea è originale e la commedia
parte bene con qualche scena decisamente divertente come quella del “bidone che
si chiude”. Battute come “trasporterò tanta erba da stendere Bob Marley per
sempre!” mi hanno fatto sorridere (oltre che, guarda il caso, riportarmi
mentalmente indietro di qualche migliaia di chilometro…).
L’infatuazione trai “ragazzini
sfigati” è un classico, banale, ma gliela perdoniamo perché arriva il piccolo
colpo di scena con un “Nooooo! Che sfiga!” che mi esce spontaneo (la ragazza affianco a me, a quel punto, ha
la certezza che sono pazzo!), gli equivoci si susseguono, le battute
(soprattutto dei protagonisti Jason Sudeikis e Jennifer Aniston) fanno
sorridere e la commedia non perde d’interesse.
Tuttavia, dopo un finale
decisamente scontato, mi sono ritrovato a pensare: e la “Settima Arte” dov’è
finita? Sono stato piacevolmente intrattenuto per un’oretta e mezza, ma di questo
film, a parte qualche battutina divertente, non mi è rimasto dentro niente e
non mi ha trasmesso niente! Mi ha solo intrattenuto, You know?
Cercasi eredi di Wilder &
co. disperatamente…
(Ste Bubu)
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