Extra: Favola finlandese d'amore e popolo

Che film quello che è stato proiettato in sala Uander giovedì scorso! Ormai ci fidiamo del regista Aki Kaurismäki; ciò nonostante, ricordo bene lo sguardo titubante di Elena, il suo tentennare di fronte alla scelta della pellicola. Ebbene, ora è lì che cerca nelle sale milanesi l'ultimo lavoro del regista finlandese, che s'informa sulla sua filmografia per non lasciarsi sfuggire alcuno dei quadri poetici, ricchi d'amore e rabbia sussurrati, posati lì al sole, pronti per essere colti da chi li sa riconoscere. "L'uomo senza passato", del 2002, ci ha emozionato, pelle d'oca dopo la scena finale*, ed è entrato nella nostra stupida, inutile e personale "film preferiti".
Difficile capire dove inziare, uno perché il film è un susseguirsi di scene d'antologia (immaginatevi il classico "selezione scene" dei menù DVD, ecco, in questo caso risulta ancora più ardua la scelta), due perché, alla fine dei conti, risulta evidente che questo film sia una spremuta kaurismakiana, per cui, se avete visto altri film di Aki che vien dalla Finlandia Meridionale, dovreste aver ben chiaro cosa vi aspetta. Quindi, istintivamente, viene da consigliare il film e "bonci"; perché questo "neorealismo" finlandese dal lieto fine ma dalle molte condanne dipinte e suggerite con un fiore in mano (e per questo, a volte, ancor più toccanti), non solo commuove con l'evolversi della trama ma anche per l'estetica della fotografia e dei dialoghi.
Dinanzi agli occhi di un divano attonito, un cinema sublime, per il sottoscritto, perfetto. Poesia che non sbava, non cola: né colore dai container, mai così caldi ed affettuosi, né sentimentalismo dalle parole scambiate tra i personaggi che compaiono durante tutto il film. Forse solo un film finlandese può far sì che resti tutto su, che i versi con cui è girata questa favola non si sbrachino giù, in zuccherosa, scolorita poltiglia.
Vi sembra abbastanza? Direi di sì (ricordo a tutti che il trend, nelle sale senza pepe, è indicato dagli incassi di tal Brizzi...), ma siccome Aki Kaurismäki è anche un autore intelligente e ironico, mentre gli occhi ed il cuore sono in orgasmo, la bocca può sorridere ed il cervello può capire. Capire che, se è vero che siamo fottuti, senza speranza, tutti distratti dalla rincorsa all'oro, ci penseranno quelli di cui non ci accorgiamo nemmeno a tenere ben nascosti i Valori (no, quelli là, ce li lasciano, non preoccupatevi), a custodire in casseforti, di marca "Dignità e Solidarietà", quell'etica che con tanto disprezzo e noncuranza sacrifichiamo all'altare dello Spread.
Ovvio: sensibilità, intelligenza e ironia, solitamente, vanno di pari passo; ma nell'era delle categorizzazioni, pare quasi che un autore, posta la "x" dove più gli aggradi, decida di dimenticare le altre virtù, con un risultato che potete immaginare o, se in difficoltà, vedere coi vostri occhi nelle sale cinematografiche contemporanee.
Film eccezionale.
(depa)

ps: Irma e M s'incamminano, nel loro bosco di ghisa e fumi industriali, e il treno viene a porre il sipario su questa maestosa e delicata favola finlandese...

1 commento:

  1. da wiki "Il film riceve la nomination agli Oscar quale miglior film straniero ma il regista si rifiuta di partecipare alla cerimonia di premiazione affermando di non voler festeggiare in un paese in stato di guerra".

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