Potere del culto

Dall'"Anonima (pretesti) Santa Brigida" l'occasione per rincontrare l'allitterato regista Damiano Damiani che, nel 1986, si avventurò in una suggestiva rievocazione storica. Nella prima proiezione nello "Studio Negri" dedicata al regista friulano, "L'inchiesta" parte dalla ricerca del corpo, per capire che è l'arma e risalire al mordente.
La "Italian International Film" di Fulvio Lucisano, con cast analogo. Keith Carradine e Harvey Keitel, sul soggetto di Suso Cecchi D'Amico ed Ennio Flaiano musicato da Riz Ortolani. Ma...ma come? Dalla polvere emerge un messaggero per Gerusalemme...niente auto e mitragliette, ma romani zelanti e zeloti rivoltosi (scenografo Enrico Fiorentini, costumista Giulia Mafai, 1930-2021). Non un poliziesco, quindi, anche se i celerini del procuratore Ponzio Pilato..., bensì il peplum che, forse, Elena avrebbe gradito. Tito Valerio Tauro è uno sbirro ambizioso, manottiano annotiamo, ufficialmente "per trovare il corpo d'un giudeo, di nome Gesù, di Nazareth" (Pilato se ne sbatte del corpo...). Altra nota: il sistema violento, schiavista e prevaricatorio dei romani, tollerava la libertà di culto.
"'Va' e tradiscimi', che senso ha?" Non si avvidero che, coi propri movimenti, consolidavano il mito, secondo un "basta che se ne parli" ante litteram. Ma i gesti di altruismo, abnegazione, sacrificio (e martirio) instillano un dubbio che disgrega gli imperi. Non è mai morto! (maledetto intruglio). Maria di Magdala! (W la Maddalena!). "Sceso dal cielo...e seguito da uomini armati". La grande truffa. Le speranze, le "ansie", di Claudia tradite. Missione fallita, ma istruttiva. Insegnamenti invece che eserciti. Come fosse cosa fatta...
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento