Bela katzaten

Ecco. Nemmeno s'è finito di pronunciare il buon proposito, che già s'infrange. Anche colpa dell'archivio di Sergio, questa volta, e di una proposta che non sta in piedi. Un DVD accosta arditamente due film del regista tedesco Tom Tykwer: quel racconto, datato 1998, di una Lola berlinese con energia da vendere, a questo "Heaven", di quattro anni più giovane, basato su una sceneggiatura del compianto Kieślowski e...inesorabilmente perso...non nel "caso", tanto caro all'autore polacco, ma nel caos tutto italo-tedesco di una produzione che si doveva evitare.

Eppure l'adunata pareva possente (oddio, mano a mano che nomi italici apparivano tra i titoli, Elena ed io ci abbassavamo sempre più). Produttori celebri, Pollack esecutivo, una star internazionale come l'australiana Cate Blanchett...insomma le premesse erano da film da non perdere (in sala magari). Invece...mi sono accorto che sto già dedicando troppi bit ad una di quelle "opere" che, oltre alle virgolette ai suoi estremi, a buon diretto può avvalersi del trofeo "cagata pazzesca". Una fotografia impegnata rende ancora più ridicolo tutto: sia la recitazione da sit-commedy italiana, sia i dialoghi ambiziosi quanto banali, Non c'è da stupirsi che un canovaccio interessante sia naufragato. Invero avevamo già capito che un soggetto non basta, mettendosi di mezzo ad esempio...il regista. Peccato, però, perché lo "stacco" con quel film cui alludevo nell'incipit, a suo modo folgorante (il film), è stato davvero scioccante.

"Quando arriva il momento non possiamo fare niente". Già meglio che fare questo pellicola.
Tempo perso, ritorniamo al cinema che fu.

(depa)

Nessun commento:

Posta un commento