BB Splendida Stupida

All'"Altrove" ancora chilometri di pellicole sperando di riaverle ancora qui. Chi? Ma le Dive, no?, quelle attrici che con la loro aura superavano i limiti stabiliti dalla loro professione, seppur spettacolare e ingombrante, e dalle loro curve (perché, ognuna a modo loro, suggeriva percorsi mozzafiato). Regina indiscussa dell'arrunchio cinematografico degli anni '60, a celebrare l'inizio della rassegna non poteva che essere lei: Brigitte Bardot. Diretta nel 1963 da Édouard Molinaro, fu "Una adorabile idiota", adorabile senza dubbio, idiota neanche tanto...

Il regista di Bordeaux, alla sua prima visita al 'Rofum, ci ha presentato il suo spigliato cinema, pervaso da un tono leggero dall'inizio alla fine, variegato allo slapstick, farcito da ripetuti sketch basati sull'apparente stupidità dell'appariscente protagonista; Molinaro confeziona una commedia spy rosa più che soft, se non fosse per la non velata ironia alle spalle della arcinota paranoia rossa tanto in voga (non solo) a quei tempi. In piena Guerra Fredda, si dice così no?, al grido di "salvezza del mondo occidentale", toccava riderci sopra.
Degne di nota le interpretazioni, oltre che dei comprimari nonché dei comprimari (Denise Provence è una straordinaria frivola di età), dei due protagonisti: Anthony Perkins, agile e stralunato, e La Bardot, disinvolta ridanciana che vien voglia di...accarezzare, è davvero un'"ottima stupida"; in questo film "contro tutte le regole dello spionaggio" le vedrete stampati addosso i sorrisi più sciocchi del suo repertorio (invero non enorme, ma tendenzialmente di segno opposto).
(depa)

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