Il platform dei ricordi

Tornata la sala Valéry, non certo per un filmone. Ma per una pellicola così, estiva, dall'intreccio intrigante e dai dialoghi, sia pure!, da strapazzo. Che problema c'è? Nessuno, mon chére Michel Gondry, il tuo film dai capitali statunitensi, grazie anche a quell'originale del Kaufman, può rallegrare tutti i divani, i plaid e i gelati di tutto il mondo: chi non è in grado di setacciare il buono dal cattivo nell'originale e romantico "Se mi lasci ti cancello" (2004)?

Visionario, forse, sarebbe un termine un po' forte. Puoi fare di più Charlie, tu e il tuo amico francese siete ben più ambiziosi (e dotati?). Quindi, dai! Scavate! Innalzate altri tunnel, giù, verso il cielo! Questo è miele per ragazzi, una pellicola da "la mia vita è un diario di pagine bianche", oppure "potrei morire in questo momento" (per la felicità NdD), roba così. Forse, puntando tutto sulla fantasiosa sceneggiatura, gli autori han deciso di approssimare il resto. Come le sequenze con cui si vuole raffigurare alcune classiche situazioni nella vita di coppia, o di tutti i giorni: quando i due innamorati, ormai ben ben raffreddati, si ritrovano silenziosi in un bel ristorantino ad ammettere "siamo una di quelle coppie tristi che non parlano". Eppure suppongo che Michel e Charlie, almeno nelle intenzioni, rifuggano il concetto di  luogo comune. Appunto, eppure... Ricadere nello stesso difetto che si vuole additare è, di per sè, un tòpos. Proprio un metatopo coi baffi, come la camicia. Che sia un film meno coraggioso di quanto possa sembrare lo si vede anche dalla rinuncia ad un'autentica, sincera, complicata e liberatoria solitudine. "Eternal sunshine of a spotless mind" m'è parso interessante per il percorso offerto; soprattutto nella seconda parte, più creativa e libera (gli spazi ipotizzati di "Umiliazione" e "Ripugnanza"). Quindi, nonostante le semplificazioni, il film intrattiene divertendo (il piccolo Joy che piega il gomito al protagonista cresciuto) e commuovendo il giusto (trattandosi di salvare un ricordo felice, mica spiccioli). Quindi, nonostante la sceneggiatura puntellata da chicche ipercaloriche impossibili da smaltire, risulta scritto con originalità e, soprattutto, disegnato con fantasia.
(depa)

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